Chivasso

'Ndrangheta, Liberamente scarica il sindaco Castello

Claudia Buo passa in minoranza, Barengo invece lascia la lista civica.

'Ndrangheta, Liberamente scarica il sindaco Castello
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'Ndrangheta, Liberamente scarica il sindaco Claudio Castello.  Claudia Buo passa in minoranza, Domenico Barengo invece lascia la lista civica.

'Ndrangheta, Liberamente scarica il sindaco Castello

Dopo l'ondata di polemiche legate alle intercettazioni del sindaco Claudio Castello con Giuseppe "Pino" Vazzana, arrestato per 'ndrangheta nell'ambito dell'operazione Platinum, la sinistra chivassese inizia a spaccarsi.

Buo in minoranza

E' di poco fa, infatti, la lettera con cui Liberamente (lista civica legata a filo doppio all'ex sindaco Libero Ciuffreda) scarica l'attuale primo cittadino: Claudia Buo, ricordiamo sconfitta da Castello alle primarie, trascorrerà i prossimi dieci mesi tra le fila della minoranza.

Diversa la posizione dell'assessore ai lavori pubblici Domenico Barengo, che non avendo un posto in Consiglio ha scelto di restare fedele al sindaco, lasciando Liberamente.

La lettera

"Abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’operazione Platinum e dei 33 arresti per traffico  internazionale di droga, riciclaggio, estorsione e altri gravissimi reati, aggravati dalla modalità mafiosa.  

Con smarrimento e sgomento abbiamo letto gli estratti delle intercettazioni che riguardano lo scambio di  telefonate fra il sindaco ed uno dei soggetti arrestati nel corso della campagna elettorale delle ultime  elezioni amministrative, e fra esponenti dello schieramento che fa capo al consigliere Doria e il soggetto  stesso.  

Siamo e saremo sempre garantisti, anche con gli avversari politici, e siamo ancor di più sollevati dal fatto  che ad oggi non risultano procedimenti nei confronti del sindaco e degli altri politici oggetto di queste  intercettazioni telefoniche.  

Rifuggiamo le valutazioni affrettate e siamo fiduciosi nell’operato delle istituzioni preposte, tuttavia siamo  politici, e siamo chiamati dai nostri cittadini a prendere una posizione che attiene all’ambito della pratica  politica e della morale politica.  

LiberaMente fonda le sue basi su valori di trasparenza e rigore dell’azione politica; crediamo nella funzione  divulgativa e formativa dell’Università della Legalità, e siamo riconoscenti alle donne ed agli uomini che in  questi anni si sono spesi per renderla un orgoglio della nostra città.  

Crediamo e continuiamo a credere nella forza del gruppo, in antitesi alla personalizzazione della politica ed  al suo corollario di smodate ambizioni personali. Nella persecuzione di un’azione politica improntata alla  lealtà e alla chiarezza, che non dia alibi a reticenze, cooptazioni e violenze verbali contro gli avversari, i  dissenzienti e la stampa libera.  

Avremmo desiderato un chiarimento con il sindaco su questi, e solo questi, aspetti di queste inopportune  comunicazioni. Comunicazioni che gettano sulle passate elezioni chivassesi un’inquietante ombra, che si  allunga finanche sulla selezione dei candidati alle cariche di governo locale.  

Questo chiarimento purtroppo non c’è stato, sostituito da una confusa e approssimata ricostruzione di fatti  e circostanze, terminata con una perentoria richiesta di appoggio incondizionato alla persona del sindaco.  Ricostruzioni che, nonostante l’evidente contraddizione con le risultanze delle intercettazioni è stata  ribadita dal Sindaco anche nei comunicati usciti a mezzo stampa nel corso della settimana.  

In questo frangente ritirare il nostro sostegno al Sindaco è azione politica per noi dolorosa, purtuttavia  inevitabile. La scelta è stata presa a maggioranza degli attivi della lista e non all'unanimità.  

Da chivassesi sappiamo che la nostra città troverà, ancora una volta, la forza di scrollarsi di dosso questa  sinistra ed immeritata fama e, riteniamo imprescindibile che il Comune si costituisca parte civile nel  processo che seguirà alle indagini in corso, a tutela dell’onorabilità della cittadinanza". 

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