coltivatori i in guerra contro l’Europa

Protesta degli agricoltori in Canavese: il corteo parte da Caluso

L’appuntamento è per domani,  giovedì 1 febbraio, a partire dalle 8, nel piazzale del Planetarium

Protesta degli agricoltori in Canavese: il corteo parte da Caluso
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Agricoltori in guerra contro l’Europa: trattori in marcia anche nel Canavese. Domani, giovedì 1 febbraio presidio a Caluso, a seguire il corteo lungo le strade del territorio.

Protesta degli agricoltori in Canavese: il corteo parte da Caluso

Se la scorsa settimana la protesta degli agricoltori Vercellesi ha avuto come teatro Larizzate, quelli Canavesani hanno scelto come epicentro Caluso.
L’appuntamento è per domani,  giovedì 1 febbraio, a partire dalle 8, nel piazzale del Planetarium, da cui poi il lungo corteo di trattori (già visto nelle immagini arrivate dalla Germania e dalla Francia) partirà verso San Giorgio, fino alla rotatoria di Montalenghe.
A tirare le fila della manifestazioni il comitato «Agricoltori del Canavese Riuniti», che hanno deciso di scendere in strada «Per salvare l’agricoltura». Prenderanno parte alla protesta anche gli studenti dell'istituto agrario Ubertini di Caluso.

I motivi della protesta

"La mobilitazione europea, che contesta le politiche agricole dell'Europa, approda in Canavese. Si scende in strada per richiedere sostegno da parte del Governo, sussidi, rifiuto di coltivare cavallette made in Italy e carni sintetiche, contro lo sterminio dei terreni produttivi messo in atto con l'avanzata dei pannelli fotovoltaici, contro la speculazione dei prezzi che paga il consumatore finale. Disincentivano l'agricoltura, lo fanno con l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari, lo fanno anche con le pratiche sleali: è ferma in Commissione agricoltura il progetto di legge che modifica il decreto legge del 2021 proprio sulle pratiche sleali che dovrebbe prevedere un costo di produzione di cui deve tenere conto il prezzo di vendita; ad oggi invece resta il consumatore a dover pagare salato il conto mentre all' agricoltore resta ben poco, a perderci sono produttori e consumatori. Gli agricoltori non vogliono essere pagati per lasciare i terreni incolti per agevolare il servizio alle carni sintetiche coltivate in bioreattori o per gli insetti da frantumare per produrre farine, od ancora per accordi internazionali bilaterali con paesi che permettono di importare merci a prezzi più bassi. - Dicono gli organizzatori  della protesta -  Gli agricoltori vogliono essere nelle condizioni di poter lavorare e la mancata proroga dall'esenzione Irpef è tra le misure più penalizzanti in campo agricolo, oltre agli aumenti di carburanti e accise, il divieto di coltivare favorendo l'importazione, tutto questo assume un peso non più sostenibile.
Per queste ragioni, giovedì 01 febbraio, gli agricoltori canavesani si riuniscono in corteo/sit- in a Caluso nel piazzale Planetarium dalle ore 8.00 alle ore 18.00.
Gli effetti di quanto sta accadendo in Europa sono destinati a ripercuotersi anche sul consumatore: i prezzi sono in calo continuo per chi vende all’intermediario, mentre aumentano per il consumatore, pertanto tutti sono invitati a presenziare".

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