Il caso

Si fa fotografare nuda in parchi, autolavaggi e stazioni di servizio

Forse è colpa del caldo, anche se in questi giorni le temperature sono tollerabili, o semplicemente la gente non «ci sta più con la testa»

Si fa fotografare nuda in parchi, autolavaggi e stazioni di servizio
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Forse è colpa del caldo, anche se in questi giorni le temperature sono decisamente tollerabili, o semplicemente la gente non «ci sta più con la testa».

E’ bastata una semplice domanda, «Chivasso?», su X, il social network targato Elon Musk (dove ormai si può trovare di tutto con la scusa della libertà di espressione), per svelare l’esistenza di una donna, tal Tiziana (o almeno così si fa chiamare) che ha come hobby il farsi fotografare nuda in vari angoli della città, dagli autolavaggi alle stazioni di servizio, senza disegnare i centri di villeggiatura o le più locali sponde del torrente Orco, da sempre ritrovo di nudisti e scambisti e luogo di prostituzione (non solo) maschile.

Si fa fotografare nuda in parchi, autolavaggi e stazioni di servizio

Nel suo profilo, libero e visibile da chiunque, la donna (sulla cinquantina) è quasi sempre svestita: a fotografarla pare essere il suo compagno, mentre a portarli in giro è una due volumi di colore azzurrino.

Altre immagini, rigorosamente vietate ai minori, la immortalano mentre compie atti sessuali (sempre in luoghi pubblici) o mostra le proprie grazie in parchi cittadini, negozi, camerini di centri commerciali, uffici e addirittura su di un barbecue (...) in un’area picnic.

Cosa rischia

Se da una parte è vero che della propria vita ognuno fa quel che vuole, è altrettanto vero che ci sono dei limiti che, almeno in teoria, non si dovrebbero superare.
Anche se l’articolo 527 Codice Penale, Atti osceni in luogo pubblico, è stato depenalizzato, Tiziana rischia comunque di incorrere in una sanzione amministrativa pecuniaria da 5 mila a 30 mila, senza considerare l’aggravante legata alla possibile presenza di minori, caso in cui si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi, anche solo e se «da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano».

E trattandosi di parchi, strade e negozi, non è affatto escluso che questo possa accadere.

Il commento che l'ha "geolocalizzata"

Il commento che l’ha, diciamo, «geolocalizzata» è stato cancellato dopo pochi giorni, ma Tiziana ha comunque continuato a postare immagini come se nulla fosse, senza curarsi delle conseguenze.
A questo punto non resta che aspettare i suoi prossimi passi, ovvero se continuerà ad «esibirsi» come mamma l’ha fatta o se, almeno, cambierà la privacy del suo profilo rendendolo privato e quindi «invisibile» a chi non la segue e, immaginiamo, sia appassionato all’argomento.

Tutti i precedenti

Non è comunque la prima volta che, d’estate, Chivasso si trova a fare i conti con episodi di esibizionismo.
Mettendo un attimo da parte il maniaco dell’argine, quello che importunava le donne che correvano o camminavano al confine del Sabiunè per poi scappare in bicicletta (mai individuato), alcuni anni fa era scoppiato un mezzo scandalo per una ragazza che aveva trasformato un orto urbano, lungo la sponda destra del Canale Cavour, in set per alcuni video pornografici.

Casi comunque «isolati», mentre è innegabile che prima o poi amministrazione e Forze dell’Ordine debbano dedicarsi all’area dell’Orco. Si pensava che i lavori di sistemazione delle sponde avrebbero allontanato nudisti e altro, ma a quanto pare non è così. Le loro auto continuano ad affollare parcheggi e stradine, nessuno sembra preoccuparsi delle possibili multe, tra l’altro (a quanto risulta) mai elevate dalla Polizia Locale.

Un polmone verde diventato «non luogo» che, di fatto, non è più fruibile dalle famiglie che avrebbero tutto il diritto di trascorre qualche ora al fresco nella natura.