Castelrosso

Focolaio Covid a Carnevale? La Pro Loco: "Era tutto consentito"

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la lettera inviata da Livio Daniele.

Focolaio Covid a Carnevale? La Pro Loco: "Era tutto consentito"
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Riceviamo e pubblichiamo volentieri la lettera inviata da Livio Daniele, presidente della Pro Loco di Castelrosso, in merito al nostro articolo relativo al boom di contagi avvenuto dopo i festeggiamenti carnevaleschi in frazione.

Focolaio Covid a Carnevale?

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la lettera inviata da Livio Daniele, presidente della Pro Loco di Castelrosso, in merito al nostro articolo relativo al boom di contagi avvenuto dopo i festeggiamenti carnevaleschi in frazione.
Sono doverose però alcune precisazioni: la notizia, prima di tutto, per quanto «spiacevole» è vera; non abbiamo mai nominato la Pro Loco; i ristoranti erano sì aperti, ma con tavoli ben separati e non crediamo che il DPCM prevedesse la foto di gruppo in abiti carnevaleschi davanti alla torta, come facilmente verificabile sulle pagine social dell’associazione.

La Pro Loco: "Era tutto consentito"

Ecco il testo della lettera:

«Fin da piccoli ci insegnano che bisogna leggere i giornali per essere aggiornati sulle varie notizie che ci circondano.
Ovviamente quando si è giovani si crede a tutto quello che è scritto, poi piano piano uno inizia a scremare la verità dalla falsità.
Non è difficile da capire che ci stiamo riferendo all'articolo sul carnevale.
Pertanto che ci pensiamo però non riusciamo a capire se è stato scritto solo per cattiveria (e questa purtroppo è innata nell'essere umano), oppure per errate info.
Se così fosse siamo lieti di aggiornarvi.
Ricordiamo bene che il 14/2 eravamo in zona gialla. Non stiamo ad elencarvi tutto il dpcm, ma solo i punti che ci interessano.
1- Le messe erano consentite.
Se i castelrossesi vogliono andare a messa vestiti da conti e contesse anziché in borghese, dubitiamo che possa cambiare la velocità della trasmissione del virus.
2- I ristoranti erano aperti, in tutta Italia come previsto dal decreto... aperti perché la gente potesse andare a mangiare secondo le normative vigenti.
Oppure aperti per sprecare dell'elettricità?
I bar (per i fatidici aperitivi) erano aperti fino alle 18 e vale per loro lo stesso discorso dei ristoranti.
3- Dichiarare che a Castelrosso si sia sviluppato un focolaio di Covid a seguito “del carnevale” (dove appunto alcuni si sono recati a messa come tutti gli altri fedeli, con addosso un mantello anziché un cappotto, e dove alcuni sono andati a pranzo in un ristorante regolarmente aperto, come qualsiasi altro cliente lì presente e per la cronaca, non si è svolta nessuna manifestazione).
È un’affermazione pesante, che può far notizia leggendola, ma che andrebbe verificata prima di essere pubblicata anche solo con i numeri, prima ancora che scientificamente, non fosse altro per la gravità dell’affermazione stessa. Si possono contare sulle dita di una mano le persone che si sono recate a Messa con il mantello ed al ristorante come tutti gli altri clienti, e che dopo svariate settimane, quando in tutta Italia si assisteva purtroppo all’aumento dei contagi, sono diventate positive, la gente vive e lavora, e quindi rischia il contagio quotidianamente, non è uscita di casa solo il 14 febbraio. Tutti gli altri, fortunatamente, ad oggi continuano a non avere nulla. Nelle settimane successive, quando l’ondata di contagi continuava a salire, anche nella frazione di Castelrosso (che conta circa 2.400 abitanti) i casi sono saliti, ed altre persone sono risultate positive (che nemmeno lontanamente erano presenti quel giorno, pensate un po' !). Perché allora pubblicare, a distanza di un mese mezzo, un articolo simile, riportante affermazioni così pesanti prive evidentemente di fondamenta logiche e tecniche? Adesso viene il bello!
Siete sicuri che il numero dei contagiati sia corretto?? Secondo noi sono molti di più, purtroppo!
Ma il bello è che non hanno partecipato né alla S.Messa né al pranzo!!!!!
Per ultimo punto “la spesa al mercato”: Il Signore ci ha detto "chi è senza peccato scagli la prima pietra", dubitiamo fermamente che le persone positive girassero tranquillamente al mercato. Dimenticavamo, per le fagiolate aspettiamo il prossimo anno!».

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