SALUGGIA

Licenziamenti LivaNova, la minoranza chiede un Consiglio aperto

La richiesta è stata inoltrata anche per conoscenza alla Regione, alla Provincia e ai sindaci del territorio oltre che alle sigle sindacali.

Licenziamenti LivaNova, la minoranza chiede un Consiglio aperto
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Licenziamenti LivaNova, la minoranza guidata da Filippo Stramaccioni chiede al sindaco Firmino Barberis un Consiglio aperto a Saluggia.

Licenziamenti LivaNova

Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 21 ottobre 2020 però i sindacati dell'azienda LivaNova di Saluggia hanno annunciato dei nuovi licenziamenti. Nella nota però non sono stati ancora individuati i reparti interessati.

La minoranza chiede un Consiglio aperto

A fronte di questo annuncio, la minoranza guidata da Filippo Stramaccioni chiede al sindaco Firmino Barberis un Consiglio aperto a Saluggia.

Ecco il testo della richiesta di convocazione urgente:

Vista la nota con la quale l’Amministratore Delegato di LivaNova, Damien McDonald, ha annunciato in data 21/10/2020 una riduzione della forza lavoro in tutto il gruppo pari al 2%; ritenendo che questo avrà un impatto negativo anche sul Sito di Saluggia, con una possibile riduzione di circa 80 posti di lavoro;
il Gruppo Consiliare “Un’Altra Saluggia è Possibile” chiede all’Amministrazione Comunale di Saluggia di attivarsi urgentemente per la Convocazione di un Consiglio Comunale Aperto, al fine di discutere delle possibili ricadute sul territorio, coinvolgendo tutti i soggetti interessati ( Regione Piemonte, Provincia di Vercelli, Sindaci Comuni Limitrofi e Organizzazioni Sindacali).

LEGGI ANCHE: Licenziamenti in LivaNova, l’annuncio dei sindacati

L'allarme sul territorio

Il gruppo Un'Altra Saluggia è possibile ha inviato al richiesta sì al Comune di SAluggia nelle persone del sindaco Firmino Barberis e dell'assessore alle politiche sociali e al lavoro Adelangela Demaria ma l'ha inoltrata anche al Presidente della Regione Alberto Cirio, all'assessore regionale al lavoro Elena Chiorino, al Presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta, al vice Presidente della Provincia Pier Mauro Andorno, al Consigliere provinciale Alessandro Demichelis nonché ai sindaci di Crescentino, Livorno Ferraris, Fontanetto Po, Cigliano, Moncrivello, Alice Castello, Trino Vercellese, Lamporo, Santhià, Cavagnolo, San Sebastiano da Po, Torrazza Piemonte, Rondissone e Chivasso oltre alle sigle sindacali.

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