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Un bosco... urbano

L’assessore Debernardi fa il punto sui lavori al Sabiunè. Demolita l’ex Buzzi

Un bosco... urbano
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Con la demolizione degli edifici dell’ex cementificio Buzzi, si stanno delineando sempre più i contorni dell’intervento realizzato dal Comune di Chivasso lungo la sponda sinistra del Po, nell’area del parco del Sabiunè.

Un bosco... urbano

Un polmone verde che rappresenta il fiore all’occhiello del progetto voluto dall’assessore ai lavori pubblici e all’ambiente Fabrizio Debernardi, che però non vuole sentir parlare di parco: «Sarà un’area boschiva - spiega - attraversata da sentieri “in sicurezza” ma senza quegli elementi che la possano rendere un “parco” vero e proprio, come panchine o altri arredi.

Si potrà camminare nella natura in un’area di quaranta ettari, tra alberi, arbusti e zone umide realizzate nelle depressioni, con due collinette create attingendo anche alle macerie dell’ex Buzzi».
Realizzato grazie al «Bando biodiversità», il Sabiunè diventerà quindi un «bosco urbano» in cui camminare o praticare sport all’aria aperta.

L’anfiteatro sarà lasciato a disposizione delle scuole o delle compagnie teatrali, mentre all’ingresso (lato via Po) sarà realizzata la piattaforma su cui poggerà la struttura del centro visite.
Il contributo a fondo perduto erogato dalla Regione Piemonte copre il 90% delle spese ammissibili, per la quota di competenza l’Amministrazione Comunale si è impegnata ad inserire nel Bilancio di previsione 2025/2027 (a seguito dell’esito positivo della domanda di candidatura) l’importo di 357 mila 165,22 euro.

I «ritardi» sono legati alle tempistiche necessarie per lo smaltimento dell’amianto rinvenuto durante i lavori.

Commenti
Tiziana Lala'

Che palle con questo Sabiune'. Piu' verde in città e molto piu' curato. Non devo per forza uscire dalla citta'

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